Sentiero ad anello
Dislivello complessivo: +412m / -412 m
Lunghezza totale: 9,74 km
Altitudine: da 910 a 1220 m slm
Durata prevista: 6h (A/R)
Difficoltà: E (Escursionistica – adatta a chi ha un minimo di esperienza)
Un cammino tra faggete, acque sorgive e biodiversità da proteggere. Uno dei percorsi più affascinanti – e al tempo stesso poco faticoso e poco battuto – dell’intero comprensorio dei Monti Picentini.
Si attraversano cascatelle, sorgenti, valloni incantati, grotte, altopiani in fiore e tratti di faggeta vetusta che testimoniano la bellezza profonda e fragile di questi luoghi. L’itinerario si snoda lungo i sentieri CAI.
🏞 Un ambiente da attraversare con rispetto
Ci troviamo ai piedi del Cervialto, vetta più alta del massiccio, nel cuore pulsante di uno dei bacini idrici più importanti del Sud Italia. Siamo dove si incontrano i sistemi montuosi dell’Accellica, Terminio e Polveracchio, e dove nascono fiumi: Sele, Calore, Ofanto, Irno, Picentino, Tusciano, Sabato fornendo acqua ad almeno tre diverse regioni attraverso i loro diversi snodi.
Cammineremo in un paesaggio dominato da faggi, aceri, tassi e carpini, tra le tane del ghiro e i nidi della poiana, immersi in un ecosistema che è al tempo stesso scrigno di biodiversità e zona fragile messa alla prova da sfruttamento idrico, disboscamenti e caccia indiscriminata.
Per questo motivo l’escursione è volutamente limitata a 20 partecipanti: un piccolo gruppo, per essere più presenti, più consapevoli, meno invasivi. Condividiamo una visione di escursionismo che si oppone all’abuso commerciale, spesso incompatibile con l’equilibrio di questi habitat fluviali delicati.